Il lavoro che però affascina maggiormente Lucia consiste nello scovare, per facoltosi armatori, imbarcazioni di pregio abbandonate, consigliarne l’acquisto, seguirne il restauro.
Questa attività l’ha portata a immergersi nei polverosi archivi dei più prestigiosi cantieri navali del mondo e le ha dato l’opportunità di imparare le antiche tecniche della carpenteria navale, oltreché di realizzare personalmente impiombature sul sartiame in acciaio e sui cordami, calafatare uno scafo e piegare il fasciame con il vapore.
Ma soprattutto le ha permesso di far navigare nuovamente alcune splendide Signore dei Mari, che risalgono ai primi del Novecento e, in qualità di comandante, di condurle in crociera e in regata.
Nel 1991 una delle più belle barche d'epoca del Mediterraneo è in fase di restauro e ha bisogno di un comandante che si occupi di armarla e di farla navigare: si tratta del bellissimo ketch aurico di 21 metri “TIRRENIA II", del 1914, di proprietà dell’allora Presidente dell'Associazione Italiana Vele d'Epoca.
Lucia sarà il comandante di questa barca fino a maggio del 1995, quando passerà a fare lo skipper, durante i raduni, sullo Zaca, goletta aurica di 43 metri, varata nel 1928.
Sparito da anni dalla mondanità dei raduni storici, nel 2019 ritroviamo Tirrenia II e il suo storico comandante, completamente restaurati; ovviamente ci riferiamo più alla barca che è completamente in legno di teak e interni in radica, che alla comandante, che inizia ad avere rughe e acciacchi, ma sempre energia da vendere.
Una festa in grande stile, varerà barca e skipper, verso nuove e avvincenti avventure che continuano ancora oggi.
Lucia, molto conosciuta nell'ambiente della nautica italiana e francese, per essere stata fino a pochi anni fa l’unico comandante donna in un ambito ancora dominato dagli uomini, si è fatta per anni promotrice di associazioni e cooperative per la tutela e il riconoscimento della figura professionale dello skipper e del marinaio da diporto.
Queste e altre simpatiche vicende e navigazioni, sono ampiamente raccontate nei suoi libri, che narrano le avventure di mare del comandante donna e dei suoi equipaggi, condite da una schietta vena di umorismo e femminilità.
In questi anni, gloria e lavoro, non impediscono alla nostra di occuparsi di volontariato: nasce così l’equipaggio femminile delle Falchette di AIRC, testimonial della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che finanzierà una borsa di studi tuttora attiva, attraverso attività di crowfounding e presentazioni di libri di mare.
Attualmente, quando non naviga, Lucia vive con la famiglia e con i suoi animali in cima ad una montagna nella provincia di Torino, in un gruppo di case alpine che risalgono all’Ottocento, compresa una fucina per la forgia dei chiodi.
Nelle sue baite sapientemente restaurate, Lucia ospita i turisti a Bed & Breakfast o in brevi soggiorni, racconta le sue avventure, disegna e scolpisce originali mobili di design ispirati ai luoghi esotici che ha visitato, infeltrisce la lana delle pecore e scrive libri.
Da questo connubio mare-montagna, è nato “Naufragio in alta quota” edito da Baima e Ronchetti.